Sapore di tradizione
- Giacoma Chiella
- 8 ott 2021
- Tempo di lettura: 1 min
L'autunno ci fa scorrere con nostalgia le foto scattate durante l'estate.
Devo essere sincera ho fatto poche foto "vere" quest'estate forse perché in me si è addormentata la voglia di vedere oppure perché quando faccio qualche foto mi sento in dovere di dover raccontare una storia. Ed eccoci qui a fine estate entro per caso in una pasticceria, faccio la fila per chiedere quale fosse il dolce tipico del luogo , essendo una golosa curiosa non mi accontento dei soliti dolci, risponde con tono sicuro: la genovese che ho inventato io.
Seduta dietro la cassa con un sguardo severo risponde Maria Grammatico.
Rispondo allora voglio una genovese e se per lei va bene posso farle una foto?
Sono riuscita a cogliere un piccolo sorriso.
Mangio la genovese ringrazio e vado via . Porto con me lo sguardo di una donna che ha visto la guerra , una Sicilia povera; lei è riuscita ad inventare, creare e, con il tempo, il suo nome e quel suo piccolo laboratorio vengono via via associati alla tradizione pasticcera ericina e trapanese.



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