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Torna il fascino delle fotocamere istantanee

  • Giacoma Chiella
  • 12 lug 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Scattare una Polaroid è una di quelle esperienze che gli smartphone ci hanno fatto dimenticare.

Dopo tutto siamo nell'era giusta , chiunque di noi ha in tasca un cellulare dotato di una fotocamera con il potenziale di una macchina professionale. Uno strumento che permette di scattare foto a volontà, di modificarle all'istante e di pubblicare il risultato in Rete.

Ma proprio quando una cosa diventa moderna, ecco che si attiva un altro meccanismo. È il vintage, fenomeno che è un misto di nostalgia e moda e che riesce nella miracolosa impresa di resuscitare ciò che sembrava estinto. Ecco quindi tornare il vinile nella musica. Ed ecco tornare il concetto di Polaroid nella fotografia. Come per dire ho nostalgia del passato.

Ma Guardare attraverso un obiettivo, premere un bottone, sentire un "clic" ed estrarre una piccola pellicola. Poi attendere dieci, venti, trenta minuti, finché l'immagine non si materializza, prende forma e colore. E capire solo a quel punto se lo scatto è venuto come ce lo aspettavamo oppure peggio. O magari, inaspettatamente, meglio. Tutto questo processo rende unica la foto.

Però l'analogico a un aspetto a suo sfavore: il costo.

Non consideriamo l'acquisto della macchina ma quanto per i 20 euro necessari ad acquistare una cartuccia con soli 8 scatti. In pratica, 2,50 euro a foto. Senza contare il rischio di "incidenti" come l'otturatore che non si apre (e la foto che viene nera), o lo sviluppo dell'immagine che in condizioni non ottimali può portare a colori mischiati o parti di immagine rovinate, la temperatura alla quale viene esposta la pellicola ;

be una serie di aspetti che ci fanno provare il brivido di aver fatto comunque vada una vera foto perché l'abbiamo pensata non prodotta solo per gioco.

 
 
 

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